Abbiamo messo a punto una pratica ma esaustiva guida per semplificare il confronto e quindi l’acquisto di un diamante da investimento o da indossare. Qui di sono elencati i diversi parametri di valutazione del diamante secondo le scale internazionali. Per maggiore facilità di consultazione, troverai la stessa guida cliccando l’icona nella scheda di ogni prodotto prodotto accanto al parametro corrispondente.
La caratura del diamante
Il Carato del diamante è un’unità di peso che equivale a 0,2 grammi. La parola deriva dal greco ker´tion (frutto del carrubo), i cui semi avrebbero una massa eccezionalmente uniforme, proprio di circa 0,2 grammi. Il Carato non va confuso con Karato, che fa riferimento invece alla quantità di oro puro presente nella lega metallica. Nella tabella seguente trovi un’indicazione approssimativa di diverse carature e le loro dimensioni in millimetri.
Il colore del diamante
Il grado di colore è sicuramente la caratteristica più evidente, ed apprezzabile anche ad occhio nudo. Un diamante è tanto più pregiato quanto più bianco. Questa scala valuta il non colore della pietra, a partire dal grado N i diamanti assumono una colorazione giallo paglierino che si fa sempre più intensa fino al grado Z, dove il colore giallo è evidente e marcato.
D-E-F | Colorless | L’aspetto è quello di un bianco molto intenso, tra due gradi consecutivi la differenza di bianco è minima e difficile da cogliere anche per un occhio esperto. |
G-H | Near colorless | Il diamante ha un aspetto molto bianco se pur meno intenso di gradazioni più elevate. Siamo ancora ampiamente nell’area di diamanti ottimi per uso gioielleria. |
I-J | Near colorless slightly tinted | Largamente utilizzati nella medio-alta gioielleria, offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo. |
K-M | Faint yellow | I diamanti appaiono di colore bianco, ma di un bianco poco intenso. Se accostati a diamanti di grado superiore la differenza è evidente. |
N-Z | Light yellow | Diamanti di valore economico inferiore rispetto ad uno dello stesso peso con qualità intermedie, di spiccato colore giallo. |
Fancy | Yellow | I colori “fantasia” (fancy) esulano dalla tradizionale scala del colore e vengono classificati a parte per quanto riguarda il colore e il prezzo. |
La purezza del diamante
Il Gemological Institute of America ha definito una scala della purezza delle gemme, e quindi anche dei diamanti, largamente usata a livello internazionale. Le impurità possono essere impercettibili, visibili solo da un esperto al microscopio, oppure visibili alla lente dell’orafo, o nei casi più bassi della scala ci possono essere delle piccole impurità visibili anche ad occhio nudo. Ovviamente, maggiore sarà la sua purezza e più salirà il suo prezzo.
IF | Diamante puro, nessuna caratteristica interna ed esterna rilevata a microscopio. Utilizzati per gioielli da collezione, hanno costo elevato | |
VVSI1 – VVSI2 | Piccolissime inclusioni verso i bordi del diamante, difficili da individuare a microscopio. I diamanti VVS1 e VVS2 sono utilizzati per gioielli unici e di alta gioielleria. | |
VSI1 – VSI2 | Piccolissime inclusioni visibili a microscopio. Visibili alla lente dell’orafo, non sono visibili però ad occhio nudo. Utilizzati nella medio-alta gioielleria, offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo. | |
SI1 – SI2 | Piccole inclusioni visibili a microscopio | |
I1 | Inclusioni visibili a occhio nudo, ma con difficoltà | |
I2 | Inclusioni visibili a occhio nudo | |
I3 | Inclusioni evidenti, ben visibili ad occhio nudo | |
P | Piqué, l’ultimo grado di purezza, con inclusioni rilevanti visibili anche ad occhio nudo, e quindi molto economici. Diamantiegioielli.it non utilizza diamanti di questo tipo. |
Le proporzioni del diamante
La proporzione è uno dei parametri che caratterizzano il taglio. Incide sugli altri standard qualitativi, esaltandone ad esempio il colore o nascondendone alcune inclusioni.
La brillantezza è in buona parte condizionata dalle proporzioni tra ogni faccetta della pietra: più il taglio finale sarà vicino alle proporzioni qui descritte e migliore sarà il ritorno di luce. I gradi di proporzione possono essere Poor (il caso peggiore, molto lontano dal taglio ideale), Fair, Good, Very Good, o Excellent (pari al taglio ideale).
La simmetria del diamante
La simmetria è uno dei parametri che caratterizzano il taglio. Incide sugli altri standard qualitativi, esaltandone ad esempio il colore. Con il termine simmetria si intende la precisione e l’equilibrio con il quale si è tagliato un diamante.
Viene considerato se ad esempio l’apice o la tavola sono fuori centro, se la tavola e la cintura non sono paralleli, se le faccette non sono perfettamente appuntite, se la tavola non è perfettamente ottagonale oppure le faccette sono distorte.
Anche uno solo di questi fattori, se presente, potrebbe contribuire a squilibrare l’aspetto simmetrico di un diamante, e quindi suo il ritorno di luce. I gradi di simmetria possono essere Poor (il caso peggiore, molto lontano dal taglio ideale), Fair, Good, Very Good, o Excellent (pari al taglio ideale).
La politura del diamante
La politura è valutata nei certificati con la stessa scala della simmetria, da Excellent aPoor. Il processo di lucidatura può arrecare dei danni alla pietra: spigoli abrasi, cintura piumata, segni di politura, sbeccature, graffi, segni di bruciatura. Proprio per questo motivo ci serviamo nelle migliori taglierie di diamanti per garantire una politura perfetta al vostro diamante. Una scarsa finitura del diamante può ridurre l’intensità della luce riflessa e refratta. Lucidature mediocri influiranno sull’aspetto visivo del diamante, facendolo quasi sembrare sporco. Il nostro controllo qualità fa sì di evitare tutti questi inconvenienti. Su un diamante di bassa purezza (P) la lucidatura influisce meno, ma su diamanti di purezza superiore, è bene puntare su lucidature Excellent o Very Good.
La Fluorescenza del diamante
Alcuni diamanti, se sottoposti a radiazioni ultraviolette possono dare luogo a fenomeni di fluorescenza, ovvero potrebbero emettere energia sotto forma di luce a causa dalla temporanea eccitazione degli elettroni. In base all’intensità della luce riemessa vengono determinati per mezzo di pietre paragone cinque gradi di fluorescenza: Nulla (nil), Debole (faint), Leggera (slight), Media(medium), Forte (strong). Quando viene valutato un diamante vengono usate sorgenti di luce che emettono anche raggi ultravioletti, e i diamanti con elevata fluorescenza subiranno una variazione apparente di colore. Quelli con fluorescenza violetta o blu miglioreranno di colore, mentre quelli con una fluorescenza di colore diverso potrebbero peggiorare. Quindi, al momento di scegliere un diamante da investimento, è sempre meglio sceglierne uno con fluorescenza Null, Faint o Slight (che non influenza il colore).
Il taglio del diamante
Taglio Brillante | Il taglio più classico ed utilizzato, ne aumenta il valore soprattutto in caso di investimento perché ha la migliore disposizione delle faccette per una massima distibuzione della luce. Ha 57 faccette, 58 se è presente l’apice. | |
Taglio Smeraldo | Questo taglio è di solito rettangolare, ma esistono anche tagli quadrati. Si tratta di un diamante tagliato a gradini, ossia è una pietra che possiede più successioni di faccette (normalmente da 48 a 50) che somigliano a una scala, normalmente disposte su quattro lati o hanno forma allungata. Le dimensioni tipiche di un taglio a smeraldo rettangolare da un carato dovrebbero essere 7×5 mm. | |
Taglio Ovale | Il nome tecnico è “taglio brillante modificato ovale” poiché si basa sulla forma e le modifiche apportate al tradizionale taglio brillante rotondo. Il taglio ovale è stato inventato nel 1960 da Lazare Kaplan. I brillanti ovali sono costituiti di solito da 56 faccette. | |
Taglio Pear | di buona commerciabilità, è caratterizzato da due diverse brillantezze: la parte rotonda brilla di più, mentre la riflessione della luce sulla punta risulta ridotta, a causa della minor angolazione delle faccette inferiori (non superano i 40°). | |
Taglio Princess | ha una brillantezza superiore al taglio brillante rotondo ed è un taglio la cui forma ricorda lo stile brillante con spigoli acuti. Viene tagliato in modo tale da assumere una forma perfettamente quadrata. Di solito ha 76 faccette. |